Cambiamenti nel Feng Shui di un consulente Feng Shui – seconda parte: effetto Tibet

Cosa c’è di meglio di una storia di vita vissuta per capire cos’é il Feng Shui e come funziona?
A settembre del 2013 vi avevo raccontato del trasloco nella mia vecchia casa e degli effetti che il Feng Shui del piccolo appartamento, in cui ero stata per i tre anni precedenti,  aveva avuto su di me.
L’avventura non è finita, anzi!
La ‘casa vecchia’ è stata venduta a luglio del 2014, e quindi un anno dopo c’è stato nuovo trasloco e un nuovo Feng Shui. Quella casa è stata molto difficile da lasciare: era carica delle emozioni degli anni precedenti, delle speranze, dei fallimenti, delle gioie e dei dolori, e delle evoluzioni, anche, che accompagnano i grandi cambiamenti della vita. Proprio perché sentivo già negli ultimi mesi il peso di questo,  ho pensato bene di impacchettare tutto quanto e di partire e rimanere nel mese di giugno in Tibet. Il peso derivava anche da non aver ancora trovato una casa in cui andare! Stavo cercando da lungo tempo e niente, niente che mi facesse davvero emozionare
Nei giorni prima della partenza, la ragazza che stava per comprare casa mia mi dice che il suo appartamento è a disposizione per essere affittato e quindi ci scambiamo le case! Esperienza veramente notevole!
Quindi parto serena: un mese in tenda sull’altopiano tibetano e sull’Himalaya, un Feng Shui puro, fatto di Cielo, Terra, ritmi naturali, spazi immensi, persone con gli sguardi luminosi e le labbra e cuore in costante preghiera! Una dimensione di libertà completa, di vicinanza al Divino, di leggerezza fisica e spirituale, di semplicità essenziale, che ha spalancato portoni nell’anima impossibili da richiudere, per cui ho sentito la sensibile differenza fra la vita ‘prima del Tibet’ e quella ‘dopo il Tibet’.

Bene, ritorno i primi di luglio, finisco brevemente il trasloco e prendo posizione nel nuovo appartamento: un bel trilocale, recupero di sottotetto, travi a vista, effetto mansardato alto, al secondo piano di un bell’edificio in contesto signorile, bella vista, senza esterni….in cui immediatamente mi sento in gabbia, oppressa  come se avessi un coperchio di ghisa in testa! Il primo mese è stato un delirio, facevo di tutto per uscire, dal secondo ho cominciato a cercare altro e a dicembre ho disdetto il contratto, pur senza avere alternative valide, perché  la sensazione di malessere era notevole.
Vi chiederete “scusa, eh, ma da consulente feng shui non eri andata prima a visitare la casa? Non avevi capito subito che non era per te?”. Ero andata una sola volta, l’avevo trovata piacevole, rassicurante, c’erano i proprietari, che erano persone gradevoli e disponibili, e soprattutto avevo fretta!! Prima lezione: evitare di scegliere una casa in fretta, sotto pressione, sotto forte stress .

Mi aspettavano altri 6 mesi in quella casa, che fare per alleviare? Intanto mi ha dato sollievo anche solo il pensare di disdire il contratto: immediatamente è iniziato un interiore conto alla rovescia, che mi rassicurava sulla durata limitata del fastidio (evviva l’impermanenza!).  Seconda lezione: se abiti in un luogo che per qualunque motivo non ti piace, agisci per lasciarlo al più presto (c’è SEMPRE un’alternativa migliore).

E poi sono entrata nell’ascolto e nell’esperienza: cosa aveva quella casa da darmi? In cosa mi poteva sostenere? Cosa mi toglieva? E soprattutto, visto che ero alla ricerca, cosa significava veramente “casa” per me

Vediamo i dettagli del Feng Shui:
- asse est – ovest: l’affaccio dava a est su una corte interna di grande passaggio, da cui si vedevano sia il cancello pedonale a nord est (la direzione detta Cancello degli Spiriti) che il cancello carraio e la Sorgente del Chi in sud est (detto il Cancello dell’Uomo e settore / direzione collegati in modo specifico alla ricchezza).
La Fenice era contenuta dal resto dell’edificio nell’immediato e molto vitale (passaggio frequente di persone, rumore, giochi di bambini), e in lontananza si vedevano le colline con a nord est il Santuario della Madonna della Stella un vero e proprio faro per l’intera area circostante, molto amato dalla popolazione.
La Tartaruga non era da manuale: nell’immediato si vedevano in basso i giardini dei vicini e una strada, trafficata benché secondaria e a senso unico, poi una schiera di edifici e in lontananza un’ampia e bella vista sulla pianura e sul Monte Orfano, che per me rappresenta il mio paese d’origine, Rovato, dove abita ancora la mia famiglia. L’atipicità era data dall’ampia vista, ma il fatto di vedere il mio paese d’origine e la mia famiglia decisamente ne ha fatto una gran Tartaruga! In gergo tecnico Chue Style®, case come questa vengono definite come “site empty (retro vuoto) facing full (facciata piena)” e seguono regole peculiari. In direzione nord ovest era ben visibile la Santissima, antico convento domenicano che con la sua forma influenza in modo benefico un’ampia parte della Franciacorta.

- porta d’ingresso a sud est, ingresso interno sulla zona living e ingresso esterno con pianerottolo ampio e finestrato, per cui c’era ampia vista sul sud est in esterni. Unico neo, proprio a fianco della porta una ringhiera che dava direttamente sulle scale, dando una sensazione di scivolamento verso il basso e mancanza di contenimento.

- Ba Gua: mancava il settore di nord est (riposare, risparmiare, conservare la riserva di energia / denaro), gli altri settori erano presenti e ben usati, in particolare il sud ovest (riflesso sulla Femmina dominante e sulla ‘pancia’, Cancello delle Terre) in cui c’era la cucina, e il nord ovest (riflesso sul Maschio dominante e sulla testa, Cancello del Cielo) in cui c’era la camera che ho usato per le pratiche yogiche e la meditazione. Il centro era aperto e in comunicazione potenziale con il living.


L’asse est-ovest ancora per un anno circa ha nel settore centrale influenze molto favorevoli per i guadagni secondo le Stelle Volanti dello Yuen Hom (Chue Style®). Ho quindi tolto immediatamente la porta che divideva il living dalla zona notte, ottenendo più spazio e mettendo nel corridoio in centro alla casa un grande specchio, che ha avuto la funzione di attivatore.
Contemporaneamente ho coperto la ringhiera appena fuori dalla porta con un tessuto decorativo pesante, in modo da consolidare ed evitare la sensazione di scivolamento verso il basso. Il giorno dopo due clienti hanno confermato  gli incarichi per i lavori richiesti, e da lì è stato un crescendo di impegni lavorativi che è durato fino ad aprile 2015! La mancanza del nord est (accumulo e risparmio) ha fatto, però, si che non sia riuscita a metter via soldi e che tutto quello che è arrivato è stato usato per spese varie (nulla di imprevisto, solo spese ordinarie per casa, auto, mantenimento in generale).

In casa ho aperto il più possibile e alleggerito al massimo, togliendo tutti gli arredi e gli oggetti ridondanti, sostituendo  le tende pesanti e con colori scuri con tende bianche leggerissime, e togliendo gli scuri interni dalle finestre del living, così da avere sempre la maggior quantità di luce possibile. Mi veniva spontaneo stare seduta in terra: lavoravo seduta sul pavimento, mangiavo, leggevo, praticavo sempre in terra. Ci ho messo un pochino di tempo a capire che la
Terra per me è fondamentale e un appartamento al secondo piano è troppo in alto per me, che ho bisogno di calpestare la terra, di toccarla e lavorarla. Non avendo esterni, non c’era possibilità di avere vasi e coltivare piante o ortaggi, cosa che acuiva il senso di scollamento da Madre Terra. Terza lezione: mettiti in ascolto di te stesso e vivi la tua casa come ti senti veramente, in piena libertà.

È stato un anno di grande lavoro attivo interiore, in particolare sull’armonia maschile-femminile, attraverso le pratiche del Kundalini Yoga che offre strumenti finissimi per sviluppare le proprie qualità e trasformare i blocchi anche karmici e di lavori molto interessanti (progettazioni ex-novo e ristrutturazioni), in cui è molto migliorata la capacità di interagire in maniera empatica con i clienti e quindi la possibilità di portare spunti evolutivi. Quarta lezione: apriti alla possibilità! Ogni luogo ha qualcosa da darti ed insegnarti.



E l’anno è finito a giugno 2015: la meravigliosa notizia è che dopo tanto cercare ho trovato il luogo in cui mettere radici! E allora un altro trasloco (il terzo in tre anni!) mi ha portato finalmente nella mia casa (to be continued ;-)) prima di partire per la seconda volta per il Tibet! Quinta lezione: credi con fermezza nei tuoi sogni e diventeranno realtà!

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